Desiderate dare un tocco moderno alla vostra casa o trasformare un vecchio spazio industriale in uno abitativo? Il loft può fare al caso vostro.
I primi ad usare questo tipo di soluzione furono i creativi che incominciarono ad occupare vecchie fabbriche in disuso. Tra questi il primo fu Robert Rauschenberg nel 1953. Molti altri pittori e scultori seguirono il suo esempio utilizzando la loro abitazione anche come studio e spazio espositivo. Questo tendenza funse anche da processo di recupero e perciò fu supportata dai politici di New York, il luogo dove i primi loft nacquero. Gli affitti aumentarono e il fenomeno si diffuse anche in Europa facendo di questo particolare tipo di abitazione, un elemento importante del mercato immobiliare.
Ma quali sono le caratteristiche tipiche del loft?
Esso è la concretizzazione della filosofia del recupero perciò vede l’utilizzo armonioso di materiali vecchi e nuovi ma soprattutto l’adattamento a una struttura preesistente nata con una differente finalità rispetto a quella abitativa. Perciò la pianta del loft è costituita da ampi spazi aperti in cui le zone vengono suddivise da pareti divisorie, scaffali aperti o mobili.
Le pareti sono alte e inframmezzate da ampie finestre. Infatti lo spazio è pensato senza confini ma con nuovi collegamenti. L’anima industriale emerge dalla natura delle pareti non rifinite, dalle travi a vista e dai materiali grezzi. Anche i complementi d’arredo sono in acciaio e legno grezzo. Vengono utilizzate lampade, lampadari e elementi decorativi dal design minimal o vintage. I colori del loft sono neutri e riscaldati da un’illuminazione studiata accuratamente. Gli ambienti che richiedono una luce naturale, infatti, come ad esempio, cucina, sala da pranzo o bagno, sono illuminati a giorno. Nel resto della casa, invece, viene usata una luce più soft per creare un’atmosfera rilassata.
Guardatevi intorno alla ricerca di fabbriche abbandonate, il vostro loft da sogno potrebbe essere dietro l’angolo.
Fonte: Egger